In una delle scene del film ‘L’attimo fuggente’ ad un certo punto il professor Keating, interpretato magistralmente da Robin Williams, sale sulla cattedra e si rivolge ai suoi studenti con queste parole: “Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse e il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinto? Venite a vedere voi stessi, coraggio, è proprio quando credete di sapere qualcosa, che dovete guardarla da un’altra prospettiva, anche se ci può sembrare sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco, quando leggete, non considerate soltanto l’autore, considerate quello che voi pensate. Figlioli dovete combattere per trovare la vostra voce, più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice: ”Molti uomini hanno vita di quieta disperazione”, non vi rassegnate a questo, ribellatevi, non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno. Osate cambiare, cercate nuove strade!”. Perché ho scelto di cominciare così la mia rubrica? Perché ritengo fondamentale che tutto ciò che noi ascoltiamo, leggiamo o guardiamo non debba essere preso per oro colato anche se proviene da persone che lavorano per la squadra di cui facciamo il tifo. Ritengo fondamentale non perdere mai il "vizio" di guardare le cose da un punto di vista che può sembrare scomodo.
“Eh..se avessimo avuto Kaka in tutte le partite chissà…”! Di nuovo? Ma allora ci risiamo anche questa settimana con queste giustificazioni? Vorrei far notare a mastro Galliani da Monza che a prescindere dal fatto che il campione brasiliano non ha assolutamente giocato tutte le partite come le ultime due e che le due stagioni precedenti è stato piuttosto presente ma non mi risulta che abbiamo vinto lo Scudetto, a prescindere da tutto questo col suo ragionamento si potrebbe arrivare a dire che se Favalli avesse giocato tutte le partite avremmo undici punti in più, capito? Vediamo quale sarà il prossimo periodo ipotetico che ci dovremo sorbire. Allora nel 2006-2007 siamo arrivati a trentasei punti dall’Inter e la colpa è stata data agli otto punti di penalizzazione ed alla preparazione appena abbozzata in estate, l’anno dopo il Mondiale per Club e la Supercoppa Europea sono diventati il fulcro centrale della stagione attorno a cui tutto ruotava e abbiamo buttato via i primi quattro mesi di Campionato con l’obiettivo di essere il club più titolato al mondo ( aspetto con ansia il trofeo numero diciannove del Boca Juniors così la si finirà con questo ritornello), quest’anno si è passati dal problema infortuni generico al gol di mano di Adriano nel derby per finire con la perla del “se avesse sempre giocato Kaka”..e intanto i cugini ci stanno per raggiungere come numero di vittorie in Italia, la vogliamo finire di accampare scuse? Vogliamo aspettare la loro seconda stella continuando a farfugliare classifiche immaginarie tra il ridicolo ed il surreale?
La mia posizione è nota. Io ritengo che il nostro allenatore sia un buon allenatore che quando si è trovato in mano una rosa valida e affidabile ha lottato sia per lo Scudetto sia per la Champions League e quando invece si è trovato di colpo senza gli Stam, i Rui Costa, lo Shevchenko vero (vedi estate 2006 dove ci hanno raccontato che non è stato preso Ibrahimovic perché bisognava aspettare di eliminare la Stella Rossa, avessi detto il Manchester United!!) e perdendo poi anche il miglior Nesta, il miglior Seedorf, il miglior Kaladze è andato in difficoltà perché la rosa ha perso di qualità e di ricambi non riuscendo a lottare per qualcosa di più di un quarto posto per due stagioni ( parliamo di Serie A lasciamo stare Atene che è il trionfo dietro a cui tutto si giustifica!!). Appena la scorsa estate gli hanno dato un portiere ( Abbiati ), un terzino non eccelso ma costante ( Zambrotta ), un tuttofare concreto e valido ( Flamini ), un giocatore che quando gli girava ci ha portato punti importanti ( Ronaldinho ) e da gennaio un centrocampista che abbina qualità e quantità (Beckham), appena gli hanno dato questi con l’aggiunta dell’ esplosione definitiva di Pato subito il Milan è arrivato a lottare per il secondo posto compiendo un importante salto di qualità in un Campionato sicuramente tra i più competitivi degli ultimi anni. Ma questo non basta per il primo posto, non basta perché l’Inter viaggia da sola davanti in tutta tranquillità come lo Schumacher dei bei tempi accelerando o decelerando a suo piacimento, gestendo il vantaggio con la calma dei forti. Ora, è chiaro che io sia per la conferma di Ancelotti, è una garanzia di poter ambire a traguardi importanti a patto che vi siano ulteriori importanti acquisti perché il gap con l’Inter c’è in Italia ed in Europa il gap con le inglesi è ancora più ampio, Europa dove siamo passati dall’essere Campioni d’Europa all’essere eliminati prima agli ottavi di Champions League e poi ai sedicesimi di Coppa Uefa da un Werder Brema qualunque ( decimo in Bundesliga ), per questi motivi il vero e realistico obiettivo del prossimo anno deve essere lo Scudetto. Detto questo se Ancelotti per qualsiasi motivo dovesse andare via non è che mi andrei ad incatenare in via Turati, gli allenatori passano il Milan resta, e Gasperini mi piace. Ma la domanda più importante è: la proprietà del Milan ha voglia di investire quanto la proprietà dell’Inter? Da due o tre anni stiamo continuando a rimandare un rinnovamento che diventa sempre più impellente e necessario, e lo stiamo rimandando garantendo rinnovi milionari a giocatori che hanno già dato il meglio di sé, comprando stelle spesso sul viale del tramonto e dando in generale la sensazione di vivere alla giornata più che di avere in mente un progetto serio. Quanto di tutto questo è da imputare a Galliani e quanto è da imputare ad un sopravvenuto minor interesse della proprietà? Perché se poi il proprietario dell’Inter mette ogni anno di suo anche centocinquanta milioni di euro è anche difficile poter competere se da noi si arriva a neanche la metà. Capite cosa voglio dire e che punto interrogativo sto ponendo? Abbiamo una rivale che prende Chivu e Samuel per un totale di circa trenta milioni di euro mentre noi prendiamo Bonera e Senderos in prestito(!!), che può permettersi di avere a libro-paga due fra i dieci allenatori più pagati del mondo, che spende senza battere ciglio una cinquantina di milioni per Mancini, Muntari e Quaresma mentre noi dobbiamo cercare parametri zero o vecchie glorie a prezzi di saldo,che ha in panchina Maxwell mentre noi abbiamo Antonini, che ha giovani di valore e li può tenere mentre noi li dobbiamo cedere del tutto o in comproprietà qua e là per raggranellare il denaro necessario per fare qualche acquisto. Se non si torna ad investire come loro tra un po’ vedremo la seconda stella sulle maglie nerazzurre. Nessuno pretende di vincere sempre ogni anno ma la chiarezza ed il non prendere in giro sì.
Che futuro attende il Milan? Continuerà sulla falsariga degli ultimi tre anni o vi saranno massicci investimenti per potenziare la squadra oppure si seguirà la via nuova del cedere un pezzo pregiato facendo il mercato con i soldi ricavati da quello? Quello che è successo a gennaio intorno a Kaka deve essere inteso come un segnale di indirizzamento verso questa terza ipotesi? Chi vivrà vedrà.