Aquilani

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(nella foto a fianco la faccia di Seedorf quando ha saputo che Mister  x è Aquilani)

A me è sempre piaciuto, anche se non si può dire che la sua carriera abbia mantenuto le promesse. E' il tipo di giocatore che serviva, come caratteristiche. Come valore, siamo su livelli buoni ma non eccelsi. Insomma quello che di meglio si poteva fare se non ci sono i soldi per un top europeo.
Nel cambio con Pirlo passiamo da un fuoriclasse a fine carriera a un buon giocatore nel pieno. Ma anche da uno fuori dal contesto tattico costruito da Allegri a uno che ci entra benissimo. Sul piano economico, operazione da dieci e lode: sei milioni tra un anno non sono niente.
Direi che andiamo bene.
 

Il centrocampo

Quattro contratti in scadenza: Van Bommel (34 anni), Ambrosini (34), Seedorf (35), Pirlo (32). Tre rinnovi e un addio. Ora la caccia a una mezzala. Funziona? No.

Tre rinnovi su quattro, anche prescindendo dalla discutibile scelta di chi tagliare, sono troppi.

Per due motivi: la prossima estate dovremo rifare daccapo il centrocampo con tre acquisti pesanti e giocheremo il prossimo campionato avendo per il ruolo di schermo davanti alla difesa due a fine carriera. Uno, Ambrosini, è reduce da una stagione in infermeria; l’altro, 34enne, ha palesi difficoltà atletiche e nelle rare settimane in cui è stato chiamato al doppio impegno ha boccheggiato. Il tutto in un ruolo chiave. Non era meglio lasciar partire Van Bommel, nonostante l’ottimo contributo, e fare un investimento tenendo Ambro come alternativa?

Altro capitolo corre sull’asse Pirlo-Seedorf-mezzala. Preferire l’olandese al bresciano ha senso per la maggior duttilità: Seedorf gioca indifferentemente mezzala o trequartista. Non ha senso sul piano “industriale” perché tra i due ci sono tre anni di differenza. Ma va dato atto alla società che Pirlo pareva sfiduciato, perché voleva il suo vecchio ruolo e non gradiva molto il decentramento. Se già pare evidente l’errore del doppio rinnovo Van Bommel-Ambrosini, per la mezzala aspettiamo di vedere chi arriverà. Se sarà meglio di Pirlo, applaudiremo. Ma che non sia solo un bel cursore: Andrea era la sola alternativa al lancio lungo per Ibra e non possiamo perderla. Basta pensare che se c’è dinamismo c’è tutto e che se c’è qualità per forza non c’è corsa: servono dinamismo e qualità insieme. No ai Ronaldinho e no all’impero dei faticatori.

Ps. al di là del centrocampo, la difesa è stata rinforzata bene e siamo a posto (anche se Mexes è normalissimo e nulla più). Davanti è necessario avere una prima punta. Se resta Paloschi bene, altrimenti provvediamo. 

Ciao Andrea da Brescia

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Dopo 10 anni Pirlo lascia il Milan.

10 anni in cui è stato il perno per il gioco di questa squadra.
Grande visione di gioco, grande tecnica, lancio millimetrico: questo il suo biglietto da visita.

La soddisfazione di averlo preso dall'Inter come un oggetto non identificato ed averlo fatto diventare il migliore centrocampista europeo e del mondiale 2006.

Non lo ringrazierò mai abbastanza per gli splendidi anni da noi, ma il tempo fa il suo corso ed ogni tanto bisogna voltare pagina.

Pare che andrà alla Juve.

Grazie ancora Andrea ed in bocca al lupo!

DOPPIA OCCASIONE PER PATO E CASSANO

Archiviata l’ultima amara partita di campionato , ci si proietta nella difficile trasferta di Palermo , campo che in passato è stato ostico per i colori rossoneri.  Con un Ibrahimovic  squalificato ed un Robinho  affaticato , Allegri  darà sicuramente spazio  alla  coppia d’attacco inedita Pato Cassano con Boateng  trequartista . Possiamo affermare senza possibilità di essere smentiti  che l’assenza di Ibra avrà un effetto positivo sul duo Cassano e Pato  : saranno liberi di giocare secondo la loro natura e non vincolati  al passaggio obbligato allo zingaro . Sono anche sicuro che i due ragazzi non sprecheranno l’occasione , con una prova convincente sia a Palermo che nel successivo derby , partite che saranno decisive per l’assegnazione di questo scudetto.
La società è stata chiara in settimana con l’allenatore ,non sono ammessi altri errori di formazione da parte del tecnico e soprattutto la società si aspetta a questo punto la vittoria dello scudetto, unico risultato ritenuto positivo .
Il ritorno nella formazione titolare di Boateng giocatore che in questo momento è il più imprescindibile per l’allenatore , sarà probabilmente il giocatore più determinante per l’esito positivo di queste due prossime partite. Bisogna anche evidenziare che Nesta  si trova attualmente in diffida, un’altra ammonizione comporterebbe l’automatica  squalifica nel derby , pertanto chiedo a voi è meglio far giocare Yepes e preservare Nesta , ultimamente affaticato, per il derby ? a voi la risposta.
A Milanello ha destato impressione questo  nervosismo  in questo ultimo periodo, di  Ibrahimovic , qualcuno sospetta che il fuoriclasse svedese sia lusingato dalla richiesta di Mancini di seguirlo nel City e di quella di Mourinho  a Madrid . C è già chi parla di un possibile scambio Ibrahimovic Balottelli .
Chi invece ha sicuramente molte richieste è Robinho che a sorpresa dopo la positiva stagione, potrebbe trasferirsi altrove, non accettando di fare la riserva . Con questo discorso volevo rassicurare i compagni di fede rossonera : non sarà di certo Pato a far posto a Balottelli.
Colpo di scena nella vicenda Mexes , il giocatore ha comunicato di avere  altre offerte pertanto non è detto che accetti la proposta del Milan , sinceramente questo giocatore che reputo troppo discontinuo e falloso, se non dovesse arrivare, sarei contentissimo , al suo posto vedrei bene  i connazionali Astori o Gastaldello . Anche questa volta chiedo a voi  è giusto pagare un ingaggio di oltre 4 mil.  al giocatore francese ?

Voci di corridoio

Rumors danno Mexes al Milan.

Non è il colpo che mi fa impazzire. Lo ritengo molto sopravvalutato, ogni tanto dà fuori di matto ed è inferiore a Nesta e Thiago Silva.

Certo che arriverebbe a costo zero e soprattutto ha 28 anni, età di maturazione fisica.

In definitiva credo sia  un buon tassello del puzzle che si andrà a comporre.

Speriamo che questo puzzle sia completo…

Da Bronzetti a Raiola

Con Emanuelson prendiamo un giocatore normale, che ci allunga la panchina e ci dà il primo mancino della rosa.

Con Va Bommel per cinque mesi (o un anno e cinque mesi, si vedrà) prendiamo il giocatore più cattivo e scorretto d’Europa, che ci aiuta a tappare la falla dell’emergenza a centrocampo. Pronto subito e buono per fare lo schermo davanti alla difesa.

Evidente che con Raiola dobbiamo sdebitarci, ma non mi lamenterei. Sono due operazioni di basso cabotaggio, che non cambiano il valore della rosa ma ci aiuteranno a finire al meglio la stagione. Sempre nella dimensione che ci compete: vincere in Italia, partecipare in Europa.

Evitiamo Criscito, se possibile. 

Giochino

Regola aurea: dovete esprimere un voto ed argomentarlo in massimo dieci righe. 

Se pensate di essere prolissi non commentate.

Vediamo che succede…

Premessa: a calciomercato chiuso, alla luce dei movimenti fatti, visto l'incenso che è stato sparso attorno al nostro presidente passato per miracolo da calcisticamente accidioso a Re Mida…

Domanda: qual'è il voto che assegnereste all'operato di Adriano Galliani in questa campagna acquisti?

Ricordate! Voto e max. 10 righe di argomentazione!

Auspicio

Ieri è terminato il calciomercato.

Il tempo dei se e dei ma, il tempo dei "ci vorrebbe questo oppure quest'altro", il tempo di "si ma guarda chi hanno comprato quelli" è finito.

Siamo stati protagonisti, nel male e nel bene. Sembravamo allo sbando e poi siamo diventati di colpo la squadra favorita.

Ho sempre odiato le smargiassate mediatiche, quindi reputo che abbiamo ridotto il distacco tra noi e l'Inter, ma il gap che rimane è seduto in panchina. Nel senso che la completezza dell'organico nerazzurro è maggiore rispetto a quello del Milan.

Ciò non toglie che si possa lottare su tutti i fronti puntando al bersaglio grosso.

Per arrivare a ciò c'è bisogno di una grande alchimia.

Abbiamo una squadra abbastanza rinnovata, un allenatore giovane – con buone idee e con un buon modo di giocare – alla prima esperienza in un top team, una dirigenza che, se messa nelle condizioni di operare (quindi parlo di livello monetario), ha sempre saputo trovare pezzi pregiati ed un presidente a cui piace vincere giocando bene e lo ha fortemente innestato nel dna di questa società.

Adesso  è ora di rimboccarsi le maniche e lavorare sodo tutti quanti.

L'unica certezza è che se Allegri gode della simpatia del presidente, sarà al riparo dalle sue frecciatine. Sappiamo anche che sarà sempre e comunque supportato da Galliani il quale lavora fianco a fianco con gli allenatori.

La nostra società nelle difficoltà e nei momenti splendidi è sempre stata unita, è sempre stata un esempio.

Ora è tempo di provare a raccogliere ciò che manca da troppo tempo (lo scudetto) e ciò che più ci piace (la Champions). Proviamoci!

Vai Max, divertiti e facci divertire! Noi siamo tutti con voi!!!

Saluti a tre ex

Abbiamo preso un altro grande giocatore, che non è mai diventato grandissimo ma che pare arrivare con una missione ben precisa: coprirci le spalle per i malanni di Pato e pungolare (ed esaltare) Dinho.

Ne salutiamo tre e un pensiero mi piace rivolgerlo loro. Kaladze per anni è stato un grande difensore: titolare l’anno di Manchester, per un paio d’anni ottimo al fianco di Nesta, titolare nella notte del perfect game contro lo United. Ricordiamo anche le sue sparate anti-Juve in pieno regime moggiano e le sue presenze con il fratello appena rapito o appena ammazzato. Peccato sia finita male. Borriello è un rimpianto: sembra che il suo futuro non debba mai essere con noi. Dicono che fino all’arrivo di Ibra ci sarebbe stato, ma che abbia voluto andare dopo Robinho. Peccato anche qui. E’ un ottimo giocatore ma l’affetto non può far dimenticare che chi giocherà al suo posto è un campione. Huntelaar è stato qui poco e, checché se ne dica, ha fatto bene: prendete il rapporto gol-minuti giocati. Fossi in lui me ne andrei col rimpianto di non essermela mai potuta giocare. Ma poteva essere al massimo un buon comprimario.