Calcio di Livore: A casa!!!

Dove poteva arrivare una squadra:

  • costruita con le macerie di una Juventus arrivata settima in campionato in maniera obbrobriosa?
  • con molti giocatori che l'unica coppa che hanno mai giocato è la Coppa Italia?
  • che gioca in maniera innaturale per scimmiottare le grandi del calcio europeo e mondiale, quando in Italia nessuna squadra ha ali di ruolo?
  • senza un trequartista, caratteristica che hanno quasi tutte le squadre della serie A?
  • che è il giocattolino personale di un allenatore che non ha bisogno di spiegare mai nulla e che fà dell'arroganza il suo tratto distintivo?
  • con giocatori di media caratura che solo la stampa nazionale definisce fenomeni. Montolivo e Gilardino su tutti?
  • senza Pirlo, unico vero centrocampista di fosforo del campionato italiano, che oggi non appena entrato in campo è riuscito a far salire il baricentro della squadra di 10 metri?
  • con punti fermi composti da ex giocatori come Cannavaro, Gattuso, il sorprendente Zambrotta?

A casa, a casa, meglio così.

Ah, come cambia il tempo…

Otto anni fa, di questi tempi, uno dei migliori difensori mai esistiti,
venne crocifisso da stampa e tifosi, tanto che abbandonò la nazionale.
Ciò che gli costò la campagna contro di lui è immortalato nella foto seguente.

ahn italia corea

Ieri sera nessuno ha fiatato su Cannavaro che ha saltato lievemente più in alto di una banconota da 1000 lire, in occasione del gol di Alcaraz.

Ma si sa, i rossoneri in nazionale non hanno mai avuto vita facile…

alcaraz italia paraguay

L’orgoglio di tifare ancora per la Nazionale



Lo spazio di questa settimana sarà dedicato alla Nazionale italiana e sarò breve. Quello che vedo in giro mi irrita pesantemente. Noto una notevole disaffezione per i nostri Azzurri seguita molto spesso anche da una mancanza di rispetto che non dovrebbe trovare dimora in nessun italiano. Si è perso non solo il senso di una partita di calcio in cui undici giocatori difendono l’onore della nostra patria ma ci si è proprio dimenticati che quando un giocatore si veste d’azzurro è un giocatore che non appartiene a nessuna squadra di club. Una volta ci si dimenticava almeno per un attimo di chi fosse questo e quel giocatore e si lasciavano da parte per lo spazio di qualche giorno i dissapori figli del Campionato invece adesso si arriva addirittura a tifare contro la propria Nazionale solo perchè presenta più giocatori di un certo club rispetto ad un altro. Questo per me è gravissimo e non riesco a lasciarlo passare come qualcosa di normale o come una sorta di naturale involuzione del tifoso medio italiano. Ci vuole più rispetto per chi ci ha regalato grandissime emozioni solo tre anni fa e sfido io a trovare qualcuno che non fosse incollato al rigore di Totti contro l’Australia, alla doppietta di Toni all’Ucraina, al gol di Grosso nella semifinale con la Germania o ai rigori contro la Francia. Momenti indimenticabili vissuti in compagnia degli amici o della propria ragazza o in una qualche piazza ricolma di connazionali, momenti che non hanno prezzo e che non si possono barattare con nessuna vittoria del proprio club calcistico. Invece adesso non solo ci si dimentica tutto questo riempiendo di fischi coloro che si sono qualificati con un turno d’anticipo al prossimo Mondiale ma addirittura si mastica amaro per la qualificazione stessa ed il capitano simbolo dei Campioni del Mondo viene avvicinato troppo facilmente ad una parola – doping – che nulla ha a che fare con lui e la sua carriera per un cortisone che gli ha evitato uno shock anafilattico dopo una puntura di un’ape. Si è veramente perso il senso della misura cercando sempre e comunque di distruggere tutto ciò che in qualche modo sia rappresentativo delle istituzioni, dell’unità nazionale e dell’orgoglio di appartenere a questo meraviglioso Paese. La Nazionale italiana è diventata vittima e ostaggio delle contese fra i tifosi di opposte fazioni e fra i giornali che si rivolgono a contrapposte tifoserie. Io non ci sto. Forza Italia!
 

HO VISTO (COSE CHE VOI UMANI)

Ho visto la mia nazionale disputare nove edizioni dei Mondiali.

Ho visto la mia nazionale arrivare tre volte in finale e quattro in semifinale ai Mondiali.

Ho visto la mia nazionale vincere due Mondiali.

Ho visto la mia nazionale vincere una finale mondiale surclassando l’avversario.

Ho visto la mia nazionale perdere una finale mondiale ai rigori

Ho visto la mia nazionale vincere una finale mondiale ai rigori.

Ho visto il mio club vincere otto scudetti.

Ho visto il mio club finire due volte in serie B.

Ho visto il mio club vincere per due volte il campionato di serie B e risalire in serie A. 

Ho visto giocatori del mio club vincere per sei volte il Pallone d’oro.

Ho visto il mio club arrivare otto volte in finale di Coppa Campioni.

Ho visto il mio club disputare cinque finali di Coppa Intercontinentale.

Ho visto il mio club vincere cinque Coppe Campioni.

Ho visto il mio club vincere tre Coppe Intercontinentali.

Ho visto il mio club vincere due Coppe Campioni di misura

Ho visto il mio club vincere due Coppe Campioni surclassando l’avversario.

Ho visto il mio club perdere la Coppa Campioni ai rigori, dopo essere stato in vantaggio per 3-0.

Ho visto il mio club vincere una Coppa Campioni ai rigori.

Ho visto il mio club vincere due derby valevoli come semifinale e quarto di finale di Coppa Campioni.

Ho visto il mio club perdere una Coppa Intercontinentale ai rigori. 

Ho visto il mio club vincere una Coppa Intercontinentale di misura, ai supplementari.

Ho visto il mio club vincere due Coppe Intercontinentali surclassando l’avversario.

Calcisticamente, direi che ho vissuto abbastanza.