Pensieri alla rinfusa

  • Siamo diventati la seconda squadra di Milano. La terza d'Italia.

  • Davvero Berlusconi è sotto lo scacco di Galliani? Davvero Galliani è bloccato dall'immobilismo finanziario di Finivest? Davvero c'è questo scontro di poteri in atto? A me sembrano tanto "Il Gatto & La Volpe" di Collodiana memoria…

  • Se quest'anno non si farà campagna acquisti, che succederà a giugno 2011 quando scadranno 8-10 contratti di giocatori "importanti"? Temo rinnovi a prezzi super scontati a qualche cariatide…

  • Idea balzana: io Diego dalla Juve lo prenderei. Dovrebbe costare relativamente poco…

  • Spero che il Boca Juniors vinca qualche trofeo internazionale. Almeno ci leviamo quella scritta dalla maglia che sa tanto da presa per il culo…

 

Gioca Jouer!





Ebbene, dopo aver fatto una breve, amena, modesta, approssimativamente fallace e parziale disamina sulla mezza stagione dei rossoneri, è giunto dunque il momento di giocare a fare il Geometra di Monza della situazione (l’uomo cui dobbiamo venti e passa trofei tanto quanto le delusioni recenti, giusto?) e dico il Geometra così faccio contenti quelli del partito del “Il Milan è di Cravatta Gialla mica di Silvio”. Trovo giusto farli felici perché mi regalano grandi emozioni con illuminazioni del tipo: “Quando Leo va bene è mossa geniale di Silvio, quando Leo va meno bene è scelta di Cravatta Gialla, Silvio voleva Allegri o Van Basten e ora saremmo primi senza dubbio” oppure “Leo è stato proprio un cattivo ragazzo a pretendere Huntelaar e la conferma di Pirlo, se avesse deciso Silvio ora saremmo primi, magari avessero ascoltato Lui” o ancora “Giocano sempre Pirlo e Seedorf, Leo incapace vattene! Sei come Ancelotti!”. Ci sono cose che non hanno prezzo, a tutto il resto ci pensano loro. Non si smette mai d’imparare. I miei più sentiti omaggi a costoro la cui onestà d’intelletto è degna d’ogni stima. Chapeau!

Torniamo a noi. Dunque. Il Geometra di Monza non vuole spendere ed ama i vecchi, questo dovrebbe essere il punto di partenza. Egli ha una vera e profonda passione per i rinnovi figli della riconoscenza eterna e soprattutto adora i nomi del passato dall’ingaggio pesantino ma dal costo del cartellino nullo o quasi. Riesce ad imporre questa sua “logica aziendale” al povero Silvio che con tutte le sue forze prova a dare un cambio di marcia al tutto e che vorrebbe investire ingenti somme per rifondare la squadra ma nulla può contro il potente ed inarrestabile Geometra di Monza amante dei rinnovi ai senatori e delle figurine da rigenerare. Il caso Mancini ne è un illustre esempio recente ovviamente. Per fortuna Silvio è riuscito a portare gli Zigoni, i Beretta, gli Abate, i Di Gennaro (soprattutto questi!), il giovanissimo Antonini, gli Hottor e gli Adiyiah,… tutti emblemi della volontà di combattere i vizi del Geometra di Monza da parte de Il Savio Silvio, pochi e sporadici sussulti nel mare di un’egemonia geometresca irrefrenabile, incontenibile, illimitabile, oserei dire complottesca! E’ in questo scenario drammatico e che deve certamente suscitare in noi la massima compassione per chi piange e paga per far comandare altri, è in questo scenario che deve nascere il Milan 2010/2011, è in questo scenario che dobbiamo sperare che il bene trionfi sul male e che il nostro eroe savio riesca ad imporsi sulle forze oscure che tramano contro di lui. Vediamo un po’.

Portieri: se il Savio dovesse riuscire a farcela potremmo trovarci Abbiati titolare, Storari secondo portiere e Roma terzo. Dida a casa o in Brasile o dove cazzo gli pare. Nessun esborso ed anzi risparmio di un ingaggio da otto milioni lordi l’anno. Forza Silvio non farti fregare del Geometra! Siamo con te! La sottil tenzone del servo che diventa padrone va domata! Armate di fidi scudieri sono ancora al tuo fianco!

Difensori: abbiamo 5 terzini e mi fan cagare tutti e cinque se vi devo dire la verità. Ve li metto in scala di preferenza da quello che mi garba di meno a quello che ritengo almeno accettabile: Jankulovski, Zambrotta, Abate, Oddo, Antonini. Il fatto che ritenga Antonini il migliore di quelli che abbiamo penso la dica lunga. Beh, ovviamente sappiamo che il Savio avrebbe voluto ben altri in quel ruolo ma il Geometra l’ha presumibilmente infinocchiato pompandogli le gesta di Zambrotta e Oddo prima e convincendolo poi che Abate ed Antonini sono gli eredi naturali di Cafu e Serginho. Più il Savio gli diceva che voleva spendere in quel settore più il Geometra gli diceva che non ce n’era bisogno e che siamo a posto così, perché il Geometra ci crede veramente e non lo dice mica perché deve coprire il fatto che qualcuno ha deciso di chiudere i rubinetti in direzione “affare di cuore”. In definitiva proverei a piazzare il ceco, il comasco e l’Ignazio che un certo mercato dovrebbe averlo nonostante i piedi che non ha e me ne prenderei due forti davvero di terzini, il salto di qualità lo dobbiamo fare lì. Adesso li chiamano finalizzatori quelli che giocano lì, dicunt. Al centro Nesta, Thiago Silva e Bonera li confermiamo. Kaladze lo piazziamo ed Onyewu fa un buon Mondiale così tiriamo su qualcosa. Ci vuole un altro centrale ma forte, non Astori di Milan-Cagliari, grazie ma gente alla Laursen non fa per noi. Troppo fico, a volte, giudicare un giocatore da una sola partita. La prima impressione non sempre inganna. Tiriamo su un po’ di schei anche dalla metà del cagliaritano.

Centrocampisti: ecco il reparto che il Savio ha cercato in tutti i modi, negli ultimi sette anni, di rinforzare, scontrandosi con il Geometra che ha sempre trovato alleati cattivoni in Ancelotti prima e Leonardo poi. Pur con una quantità enorme di soldi a disposizione l’uomo di Monza ha infatti optato per i parametri zero o prestiti alla Vogel, Dhorasoo, Flamini, Beckham, Mancini ovvero ai famosi vecchi dal grande nome passato stile Emerson, purtroppo anche qui il nostro Eroe non è riuscito ad imporre gli acquisti di grandi centrocampisti come avrebbe voluto, Fabregas su tutti. E’ colpa del Geometra, del Maradona di Paramaribo, di messere Carlo da Reggiolo prima ed ora, di Leo ora, dei senatori sempre e comunque. Emblema di tutto ciò il “centrocampista” Gourcuff, lì si vede chiaramente il tutto. Un chiarissimo esempio di mezzala o centrocampista alla Seedorf bei tempi che per grossa ingiustizia non ha trovato spazio, è chiaro, anzi chiarissimo, che non era Kakà a dovergli fare posto. In questo reparto confermerei solo Flamini ed Ambrosini. Servono un regista moderno alla Albertini, una mezzala di qualità e quantità ed almeno un’altra alternativa sempre con passo e dinamismo oltre che una buona tecnica. Manchiamo completamente di ritmo in mediana. Dobbiamo tifare il nostro savio Silvio perché so che lui vorrebbe regalarci tutte le cose che ci mancano ma si trova tutti contro e non ci riesce, sosteniamolo che non è in una situazione facile! Si sa che è stato il Maradona di Paramaribo ad impedirgli di reinvestire, come promesso, i 67 milioni della cessione di Kakà perché non voleva gente che gli potesse fregare il posto! Cosa farei io? Realisticamente mi accontenterei di sbolognare quello lì che non riesce a concepirsi fuori dall’undici titolare per sostituirlo anche con un Ledesma qualsiasi, costo d’ingaggio e basta. Non ho così fiducia nell’impresa vittoriosa, nel breve periodo, di colui che vorrebbe tanto spendere per un’ala o un mediano completo ma ne è impedito da chi ama così tanto la vecchia guardia da non poterne farne a meno. Ma sono strafiducioso. Perché? Perché è noto che nel 2011, prima della fine del Mondo ed alla scadenza dei vari contratti, i più grandi centrocampisti della Terra varcheranno le soglie di Milanello e qualcuno planerà dall’alto con l’elicottero per dire che nessuno glieli potrà mai portare via offrendo di più. Chi vive sperando…

Attaccanti: per me qua siamo messi abbastanza bene finché non verrà ceduto Pato. Io confermerei Borriello ed Huntelaar dando un riconoscente calcio nel sedere al sig.Inzaghi che ci ha dato tanto e merita il massimo rispetto ma che ora può andare a dare in squadre diverse dal Milan, potrà anche fare gol importanti in Coppa o in Campionato da qui alla fine, non me ne stupirei, ma serve un attaccante utile per tutta la stagione e non per dieci partite al massimo, soprattutto con lo stipendio che si ritrova. Riscatto Paloschi. Cerco un attaccante esterno o un trequartista dinamico, magari entrambi se uno dei due è a parametro zero (Joe Cole?), visto che so già che prevarrà questa politica del Geometra di Monza nonostante la volontà di Silvio il Savio di regalarci altri campioni ineguagliabili che tutto il Mondo c’invidi. Sarà mica che l’Inter arriverà facilmente alla seconda stella perché il verissimo,  incontestabilissimo ed immarcescibilissimo numero 1 del Milan è un gobbo? Ecco svelato l’arcano! Complotto! Si tratta di complotto!

Le suddette riflessioni, i cui riferimenti alla realtà e alla virtualità sono del tutto casuali, sono frutto oltre che d’incompetenza scontata anche di fantasiose ed irrealistiche ricostruzioni figlie d’eccesso di riconoscenza durante il regno di Silvio il Savio e per lo stesso; tuttavia vincenti o perdenti, belle o brutte, ricche o povere di contenuti, un giorno non saranno più ugualmente idiote di altre. Liberamente tratto dal finale di un film Kubrick-Thackeray.




Buon compleanno, presidente. Fatti un regalo

Caro Silvio,

non è che noi poveri mortali possiamo farti un regalo per il compleanno. Come si dice di certi bambini molto fortunati, direi che hai tutto: potere, consenso, soldi, donne, figli. Non ti manca niente. Anzi una cosa, una sola, l’hai persa.

Lo sai dove voglio arrivare. Hai perso il Milan, quel sogno, quel giocattolino che ti piaceva tanto. E il Milan è anche un popolo che non è più ai tuoi piedi, calcisticamente. Okay, hai tutto e dal Milan hai avuto tutto. Ma non cercare di farmi credere che davanti al conto in banca o davanti al popolo pidiellino o in dolce compagnia provi la stessa emozione dei cori dello stadio, degli 80mila del Nou Camp, della telefonata con Sacchi prima di Napoli. Suvvia, cribbio, è un’altra roba.

Qualcuno, in famiglia, ti dirà di lasciar stare. Non ha capito. Né cos’è il Milan né quanto il Milan ti sia servito anche in politica, perché ha costruito parte della tua immagine.

Perché mai alla tua età dovresti negarti il regalo che, sotto sotto, tornerebbe a darti qualche brivido? A farti, a farci sognare un po’? Fattelo e faccelo, ‘sto regalo. Riprendi il Milan. Compralo. E’ lì, non aspetta altro.

Una settimana da diavolo – I poveri dal proprietario più ricco

Contrariamente a quanto possa pensare il proprietario del Milan, che così soventemente e malauguratamente interviene coi suoi inopportuni suggerimenti tattici, la formazione schierata da Leonardo contro il Siena non va modificata. Né Ronaldinho né Kakà avevano intenzione di sacrificarsi l’uno per l’altro, l’altruista e generoso Borriello invece corre anche per il Gaucho. La squadra deve ripartire da alcuni punti fermi: Pato seconda punta, Borriello punta di peso se gioca Ronaldinho, Huntelaar o Inzaghi al centro dell’attacco se il trequartista lo fa Seedorf. Cominciamo a dare ordine nell’unico reparto in cui abbiamo problemi d’abbondanza almeno fino a che Pato (unica vera seconda punta a disposizione) sarà sano.

A centrocampo i nostri dipenderanno nel bene e nel male da Pirlo che non ha reali alternative in rosa mentre sul centrodestra e sul centrosinistra dovrebbero agire, seguendo le linee del pensiero di Leonardo, due centrocampisti bravi nelle chiusure laterali ma allo stesso tempo capaci di inserirsi in profondità aggredendo lo spazio ed assecondando le sponde della prima punta oltre che la fantasia del trequartista. Di questi in rosa abbiamo solo Flamini poiché Ambrosini bravo ad inserirsi è invece un po’ più statico quando si tratta di chiudere lateralmente e più lento nel ritrovare una presa di posizione migliore anche a causa della sua imponente struttura fisica mentre Gattuso è l’esatto contrario con dinamicità, esplosività e doti nel recupero  da vendere ma scarso feeling con gli inserimenti. Su Abate mezzala destra ci si potrebbe lavorare in attesa del ritorno di Beckham che sarebbe oro colato per le condizioni di poca scelta in cui versa la nostra mediana.

In difesa attendiamo di verificare l’affidabilità di Storari nel medio-lungo periodo e nelle grandi sfide, affidabilità tutta da dimostrare per l’ex-riserva di Frey alla Fiorentina. Di Roma parla, per ora, la mezza papera al Trofeo Tim. I due centrali, diversi da quelli della scorsa stagione ma non perché Ancelotti non li schierasse di proposito, sono la nota positiva dell’avvio di stagione ma dietro hanno pochi sostituti all’altezza e c’è da augurarsi che a loro non venga neanche un raffreddore. Di Bonera non si sa nulla, di Kaladze idem, di Favalli si potrà immaginare assai difficile un ripetere la scorsa stagione mentre Onyewu è solo un buon stopper che sostituirà nel numero delle presenze e nelle caratteristiche il fu Senderos. Sulle fasce, vera priorità mai soddisfata indicata da Leonardo fin dalla prima conferenza stampa, siamo quantitativamente a posto ma qualitativamente carenti. Tra Oddo, Antonini, Zambrotta, Jankulovski c’è l’imbarazzo della non-scelta. Se vendi Kakà devi restituire il cambio di passo che garantiva alla squadra in un’altra zona del campo per cui servivano due terzini bravi nell’intercettamento e nella capacità di ribaltare l’azione oltre che fisicamente prestanti per evitare i soliti gol di testa presi su diagonale del terzino (quando capita di vederne una!) sovrastato dall’avversario: in pratica la descrizione di Cissokho et similia.

La squadra risulta monca ed incompleta nella sua rosa nel complesso ma anche nell’undici titolare ma tant’è, pare che in Serie A la crisi ci sia solo per noi visto che senza scomodare l’Inter pure Genoa e Napoli ci fanno mangiare la polvere in tema di investimenti. Ma il nostro proprietario è povero … Il nostro proprietario è colui che il 6 giugno dichiarò: “Se Kakà dovesse andare a giocare in un’altra squadra, quello che il Milan ricaverà dalla cessio­ne lo investirà per rinforzare il Milan e fare una squadra molto competitiva. La squadra, dicevo, è dunque monca di due terzini di spinta e di un centrocampista che alternandosi a Pirlo possa dare un volto diverso al centrocampo in certe partite e se vogliamo di un mancino come alternativa a Ronaldinho che giocando da attaccante esterno a destra permetta l’uso di un tridente puro anche a partita in corso. Il derby evidenzierà tutti i nostri pregi e tutti i nostri difetti. Soffriremo sulla nostra corsia sinistra, soffriremo nella posizione di Pirlo a maggior ragione se giocherà subito Sneijder (ricordate Italia-Olanda dell’Europeo?) e sugli inserimenti dei centrocampisti nerazzurri, soffriremo sui tagli verso l’esterno dello loro punte ad allargare i nostri due centrali, soffriremo sui calci piazzati. Soffriranno forse un po’ anche loro se Ronaldinho troverà la posizione giusta per sfruttare l’assenza di Cambiasso, soffriranno se non applicheranno un pressing deciso e compatto sui nostri portatori di palla a difesa in linea schierata , soffriranno se Lucio farà l’attaccante aggiunto lasciando a Pato lo spazio per pungere, soffriranno se Borriello riuscirà vincitore di più di qualche sportellata coi loro centrali.

L’appoggio va a Leonardo ed a tutti suoi collaboratori, primo fra tutti Tassotti ponte ideale fra vecchie e nuove idee. L’appoggio va ovviamente alla squadra tutta che – ne sono convinto – onorerà la maglia nel derby contro la ricca e fortissima Inter così come durante tutta la stagione nonostante sia stata privata di due figure a cui mai avrebbe rinunciato: Kakà ed Ancelotti. L’appoggio non va – da parte mia – alla proprietà che non fa mercato nemmeno nell’anno in cui (s)vende il suo gioiello, che mostra poca considerazione dell’intelligenza del tifoso rossonero ogni volta che apre bocca, che non ha avuto a cuore nessuna delle esigenze di Mister Leonardo e che oltre a tutto questo interviene su questioni al di là delle proprie competenze rendendo ancora più difficoltoso il lavoro di squadra e tecnici.

Una settimana da diavolo – Milanismi tattici

Prima amichevole domenica scorsa contro il Varese e prime possibili indicazioni su quello che sarà il sistema di gioco del Milan di Leonardo.

Parliamo di un 4-3-3 dove il centromediano invece di stazionare come di consueto davanti alla difesa è invece qualche metro in avanti rispetto ai due interni di centrocampo. Il terzetto di mediana ha dunque un vertice alto e non un vertice basso.

Quali caratteristiche dovrebbe avere questo vertice alto? In un 4-3-3 canonico il vertice basso è il regista della squadra ma allo stesso tempo un interditore davanti alla difesa, deve essere in grado sia di effettuare lanci almeno di 20-30 metri specialmente per cambiare gioco da una fascia all’altra sia di contrastare e pressare in fase di non possesso palla. Il suo raggio d’azione è limitato e circoscritto. Gli inserimenti centrali sono infatti compito delle due mezzale. Se noi posizioniamo due giocatori portati più alla distruzione del gioco davanti alla difesa dobbiamo primariamente stabilire due cose: chi avrà il compito di inserirsi sulle sponde del centrattacco? E a chi sarà demandata la costruzione della manovra?

Se il compito di attaccare lo spazio centralmente sarà affidato al vertice alto questi dovrà essere dotato di abilità nello smarcarsi e nel trovarsi quindi in una zona di luce, grande dinamismo e corsa nel movimento senza palla e ottimo tempo d’inserimento.

Se in aggiunta a questo sarà sempre il vertice alto a dover costruire il gioco, dettare i tempi e alimentare le fasce con precisi suggerimenti il ruolo di questo giocatore diventa assolutamente determinante. Dovrà essere bravo a tornare indietro per ricevere palla dai due mediani ed allo stesso tempo puntuale nel seguire i movimenti della punta centrale, specialmente quelli a venire incontro alla palla per appoggiare o i tagli verso l’esterno per favorire l’inserimento in diagonale dell’ala. Nel primo caso per andare al tiro dal limite (altro fondamentale di cui dovrà essere in possesso) e nel secondo caso per farsi trovare pronto per eventuali ribattute in area di rigore se l’attacco portato dalla punta esterna non dovesse andare a buon fine. Ovviamente dovrà sempre farsi trovare pronto per assecondare gli uno due sempre con il centrattacco e le triangolazioni con le due ali sia per favorire un attacco in profondità sia per un taglio verso l’interno.

I due mediani davanti alla difesa, allo stesso tempo, dovrebbero essere dotati di un buon piede per non far ricadere i compiti di regia solo ed esclusivamente sul vertice alto di centrocampo. Entrambi dovrebbero essere centrocampisti completi e dinamici in grado sia di recuperare palloni sia di far ripartire l’azione velocemente soprattutto nel delicato compito di alimentare la spinta dei terzini. Tutto questo soprattutto se il vertice alto, come probabile, si troverà non di rado in zona d’ombra causa marcatura del mediano avversario. Importante per evitare lo schema del lancio lungo dalla difesa a cercare il centrattacco i movimenti sincronizzati di terzino, ala e mezzala. Questo per permettere di sfruttare le ottime capacità nel lancio della nostra coppia di centrali difensivi. O il vertice alto riesce a smarcarsi e quindi si costruisce gioco partendo per le vie centrali oppure si cerca di far partire il gioco per mezzo di un lancio lungo di uno dei difensori centrali verso il terzino che attacca lo spazio lasciato libero dal movimento a tagliare verso l’interno dell’ala davanti a lui.

Come centrattacco di un tridente Borriello va decisamente meglio di Inzaghi. Per tantissimi motivi. Colpo di testa, prestanza fisica, capacità di tagliare verso l’esterno, capacità di fare sponda, capacità di giocare per la squadra e favorire gli inserimenti da dietro, buona velocità, più piede per i suggerimenti in profondità per terzino/ala. Come esterni del tridente sarebbe importante averne uno più ala e un altro più trequartista. Quello che gioca a sinistra dovrebbe essere bravo a tirare col destro mentre quello che parte da destra dovrebbe essere bravo a tagliare verso l’interno per concludere di sinistro. Ronaldinho e Pato sono perfetti per questo. Il primo è più trequartista quindi capace a venire in aiuto del vertice alto di centrocampo per dividere i compiti in regia, bravo a lavorare tra le linee, eccellente nel saltare l’uomo ed andare al tiro dal limite. Il secondo è più ala, attacca la profondità e può portarsi al cross di destro ma allo stesso tempo sa anche inserirsi in diagonale sfruttando il movimento del centrattacco per concludere di sinistro (Pato calcia con entrambi i piedi indifferentemente). Per una posizione attiva in fase di non possesso sono necessari spirito di sacrificio e grande abnegazione visto che entrambi dovranno alternativamente scalare in mediana. Quindi il tridente Pato, Borriello e Ronaldinho è ben assortito, almeno sulla carta.

Riguardo alla difesa sono da valutare le condizioni di Nesta e Kaladze. Voglio essere ottimista e li do per recuperati. Al centro siamo coperti (oltre ai due già citati ci sono Bonera, Onyewu, Favalli e Thiago Silva), a destra pure ( Zambrotta, Antonini e volendo Thiago Silva che vedo meglio come terzino destro), a sinistra no. A sinistra manca un terzino che possa mandare Jankulovski in panchina. Mi auspico la cessione di Oddo (quello che si è complimentato con l’Inter per l’arrivo di Lucio, mostrandosi entusiasta!). Necessaria prima del nuovo arrivo. Siamo in troppi là dietro.

In conclusione, alla luce delle considerazioni che ho fatto, ritengo che il Milan debba intervenire primariamente sulla mediana per assicurare a Leonardo un giocatore che possa affiancare Flamini e che sia più completo di Gattuso ed Ambrosini. E deve regalare al mister almeno un terzino di grande spinta e propulsione offensiva ma allo stesso tempo eccellente nella diagonale difensiva e nell’attenzione e concentrazione nel saper leggere le situazioni di gioco. Come vertice alto in attesa del ritorno di Beckham (il migliore tra quelli alla nostra portata per ricoprire il ruolo) si possono benissimo alternare Pirlo e Seedorf. Il primo garantirà maggiore fantasia, inventiva e bravura nel servire chi detta il passaggio, il secondo più presenza in zona gol. Uno più regista alto, l’altro più incursore. Davanti serve una punta centrale che abbia caratteristiche simili a Borriello e che si possa alternare con lui. Inzaghi lo considero un jolly da calare a partita in corso. Se proprio proprio vogliamo un attaccante esterno destro bravo col mancino sarebbe la ciliegina sulla torta (giusto per non rivedere Borriello, che è sì un mancino ma è centravanti, giocare sulla fascia destra). Nomi preferisco non farne.

Ricapitolando. Per rendere il progetto di Leo ancora più credibile e solido Berlusconi gli deve dare: un terzino, un mediano completo, una punta centrale (ma l’attaccante esterno di complemento sarebbe qualcosa in più di uno sfizio).

L’invito da parte mia è sempre il medesimo. Giudicare il mercato fatto finora è legittimo. Ma giudicare il mercato il giorno 31 agosto vorrà dire veramente poter giudicare il mercato del Milan versione estate 2009. E quindi poter tirare delle conclusioni. Per cui non innervositevi perché i tanto desiderati colpi tardano ad arrivare. Evitate di dare credito e farvi prendere in giro da sedicenti informatori pronti a fornirvi la storiella che più accende la vostra fantasia illudendovi per puro sadismo. E prestate più attenzione al lavoro che Leo sta facendo con la rosa che ha al momento. Accogliete l’invito?

Milan a 360°: missione centrocampo

Eh si, se l’altra volta vi ho parlato della difesa come un reparto relativamente completo, oggi mi e quindi inconsciamente vi tocca parlare della nostra linea mediana.
Indiscutibilmente si giocherà con i due mediani: che siano Ambro, Gattuso,Flamini o Strasser poco importa, danno tutti tanta quantità e polmoni.
Il problema tattico che mi pongo è: Chi fa il giocatore tra i mediani e le punte??
Domanda da un milione di dollari direbbero in america.
Pirlo non può essere, troppo lento, rischieremmo di giocare con 4 uomini fissi in attacco con lui.
Il giocatore che, se motivato a dovere e voglioso, può rendere al massimo come vertice alto del centrocampo dietro le tre punte è Clarence Seedorf.
Tuoni e fulmini, MdM è impazzito, ci rifila ancora il culone lento e perdi palla???
Eh si, ma faccio una premessa, non è che faccio le guerre di religione per Clarence, ma è il giocatore che per caratteristiche puo meglio adattarsi a questo delicatissimo ruolo.
Ci serve uno con buoni piedi, tempi di inserimento, capace di calciare in corsa di destro e sinistro e che sia anche disposto a dare un minimo di interdizione.
Clarence in passato, NON IN QUEST’ULTIMO ANNO SE NON NEL DERBY D’ANDATA, ha dimostrato che PUO’ farlo.
Certamente però non possiamo fidarci di uno che spesso e volentieri gioca bene solo contro le grandi e si addormenta contro le piccole.
Ma il tipo di giocatore che servirebbe è questo.

Mi sono permesso di stilare una lista di nomi, partendo dai giocatori assolutamente fuori dall’orbita Milan che sarebbero adatti.

Sono usciti: Gerrard, Lampard, Fabregas, Xavi, Iniesta, Stankovic, Elano.

Poi però ho fatto anche una lista di quelli che il Milan con un po di sforzo potrebbe prendere:

Sono stati estratti: Hamsik, che è il mio preferito e reputo perfetto per questo ruolo, Montolivo, Snejder, Battaglia.

Ecco, magari non sono nomi che attizzano le folle, e le spingono ad abbonarsi, ma l’andazzo è questo.
Considerando che Andrea da Brescia lo vedo come già partente, un investimento su uno di quei nomi si può tranquillamente fare.
Si parla di Hernanes, secondo me non è il giocatore adatto, perchè è come Pirlo, un po piu forte fisicamente. Quindi, almeno per me è una bocciatura. Se riusciamo a portarlo a casa con due Chiquita però possiamo anche tenerlo sia chiaro.

AGGIORNAMENTO, parlavo nel mio post precedente di Bale, terzino sinistro inglese.
Sapete che ieri il Milan ha parlato con la societa che detiene il 50% del cartellino di Luis Fabiano, indovinate di quale giocatore inglese è anche rappresentante???
Dicono che il colloquio non sia stato fatto solo per Fabiano… vuoi vedere che un altro anglofono potrebbe arrivare a Milanello???

Milan a 360°: Difesa

Preso Onyewu.
Bene è a parametro zero, è il classico stopper rude con 0 tecnica, che deve semplicemente pazzare.
Secondo me meno bene dal punto di vista tattico.
Certamente non sarà titolare, ma in una difesa come quella del prossimo anno del milan penso che il gigante americano possa difficilmente giocare.
Il Milan per far rendere al massimo il nostro numero 33 Thiago Silva, deve giocare con la difesa alta, altissima.
Thiago è famoso per una sua peculiarità che a volte diventa la sua pena, giocare d’anticipo su tutto e tutti.
Questo implica che dietro di lui necessita di un difensore che sappia scappare e magari eccellere nei buchi causati dagli anticipi, che possono anche fallire, del giovane brasiliano.
Questi giocatori al mondo sono: Vidic, Cannavaro, Nesta e Juan.
Di tutti questi uno è nostro, secondo me la società confida pienamente nel suo pieno ritorno, e a me una coppia Nesta Silva fa venir paura che ad Abbiati si atrofizzino le braccia per le poche parate che dovrà effettuare.
Non dimentichiamo che in panca abbiamo un "fenomeno della duttilità" come Bonera, che può giocare ovunque.
Darmian, che magari qualche partita potrà farla.
Insomma abbiamo in definitiva:
Giocatori affidabili tatticamente ma poco integri: Nesta, Bonera e Kaladze
Giocatori affidabili: Silva, Zambrotta, Favalli ( usate tutta l’ironia che volete, non piace neanche a me ma il suo campionato l’ha fatto ben oltre quello che ci si aspettava.. )
Giocatori da revisionare: Janku e Oddo e Onyewu

Bha, sperando in un po di buona sorte anche cosi non mi sembra proprio il peggio possibile.
Diciamo che con un terzino siamo sulla buona strada per completare la difesa.

Consiglio difensivo: Ah che forte Bale…

Milan a 360°: Non tutto il male viene per…

Lo ammetto, nel guardare la bellissima presentazione che il Real Madrid ha organizzato per Kakà, un po di magone c’era. Ma è stato utile, almeno nel mio caso, guardarla perchè ho finalmente realizzato che anche se con una maglietta uguale alla nostra seconda casacca, il giocatore non è più nostro. Amen.
Si va avanti lo stesso.
Al Milan le grandi vittorie sono, quasi sempre, frutto di grandi sofferenze e partenze.
Due esempi limpidi: le nostre ultime due Champions League, per gli interisti è quella coppa con le grandi orecchie che danno ai campioni d’Europa, sono figli di campagna acquisti inizialmente sbagliate o considerate tali.
Quella del 2003 fu figlia degli acquisti di Pirlo e Seedorf e come ricordo bene ci furono molte contestazioni soprattutto perchè i giocatori venivano dall’altra sponda calcistica di Milano.
Quella del 2007 venne dopo la vendita di un certo Shevchenko al Chelsea e l’acquisto per 22 Ml di un certo Ricardo Olivolì Oliveira.
Ecco perchè non tutto il male vien per nuocere.
Certo che se arrivasse Crouch, allora si che tutto andrebbe a puttane, come già detto in tutti i blogs che frequento il giocatore che fa al caso nostro è del Real si chiama Klaas Jan e di cognome fa Huntelaar.
Visto che siamo amici di Florentino….. 😉

P.s: le voci di Pato non calcolatele neanche, con il bilancio in positivo come per i prossimi 2 anni, la società non svende tranquilli…